domenica 17 ottobre 2010

"Oggi le comiche..."





"Oggi le comiche..."


Come già detto, mio padre ebbe tanti ricoveri ospedalieri, ed è tutt'ora ricoverato in una Casa di Cura...     Comunque di questi ricoveri ve ne furono anche al reparto di medicina dell'Ospedale, ed in alcuni ci furon problemi organizzativi... Ma l'ultimo è stato proprio una "comica".
    Come ormai era prassi abituale, mio padre dal pronto soccorso fu trasferito alla medicina d'urgenza, per poi esser ricoverato in "medicina uno" per la precisione.
    Una volta in questo reparto... Non so... A me pare che trattino i pazienti un po' come se siano al loro ultimo viaggio su questa terra... Comunque: mio padre superò il periodo di degenza, rimaneva la fase più difficile: il rientro a casa... Medicina uno nel nostro caso si è rivelata così... Se non c'è posto non entri, ma se entri non esci più....
    Va premesso che il problema me lo aspettavo, perchè era già successo... In pratica non c'è certezza su quando viene dimesso un paziente.
    Questa volta andò così: una mattina ricevetti una chiamata dal reparto, e mi informarono che mio padre sarebbe stato dimesso, e che se mi fossi presentato alle ore 12 circa avrei potuto parlarne con un medico.
    Allora andai all'orario convenuto e parlai col medico, chiedendo se mio padre veramente sarebbe stato dimesso.
    La dottoressa in questione un po' stupita mi chiese il perchè della mia domanda, ed io le dissi che in passato successe che andai a prender mio padre perchè doveva esser dimesso ma non mi permisero di portarlo a casa.
    La dottoressa mi disse che non dovevo preoccuparmi ma io non mi rasserenai... Perche io potevo passar dall'ospedale non alle 14, orario in cui mio padre poteva lasciar l'ospadale, ma solo alle 19.30...         Comunque lo dissi alla dottoressa la quale mi disse che andava ugualmente bene, ma successe la cosa che temevo: il terribile cambio turno.
    Purtroppo, con il cambio di turno di medici e infermieri, tutte le informazioni e gli accordi erano andati persi.
    Arrivai in reparto come d'accordo alle 19.30, e ad un infermiera in guardiola dissi che dovevo accompagnare a casa mio padre che veniva dimesso.
    Lei mi rispose chiedendomi se ne fossi sicuro, perchè lei non ne sapeva nulla.
    Per nulla stupito, anzi quasi divertito, le risposi che io andavo a preparar mio padre per uscir dall'ospedale, e lei mi disse che nel frattempo avrebbe chiesto al medico.
    Preparato mio padre, tornai in guardiola, e in quel momento entrò una dottoressa, ovviamente non la stessa della mattina per via del cambio turno, e l'infermiera le spiegò un po' cos'ero venuto a fare...(portare a casa mio padre) ma la dottoressa non ne sembrò convinta, ed anzi esclamò: "Perchè, doveva?"
    Così cominciò un dialogo con quest'ultima, che tornò dopo aver consultato il computer riguardo la dimissione, dicendo che era prevista solo per domani... Dialogo che fu più o meno in questi toni:
"Ma lei è sicuro che suo padre deve esser dimesso?"
Io risposi: "Sì,me l'ha detto la sua collega oggi a mezzogiorno.."
Lei: "Ah,sì? E con chi ha parlato?"
Io: "Non ci siamo presentati, non so come si chiama... Ma l'infermiera mi ha deto che siete tre dottoresse qui, se non è lei, non dovrebbe esser difficile risalire a quella di prima... Per esclusione ne rimangono solo altre due"...
Lei: "Ah, ma a me risulta che suo padre deve esser dimesso solo domani...."
Io: "Come mai? C'è qualche problema ? Si è aggravato?"
Lei: "No..."
Io: "Allora lo porto via, se devo firmar qualcosa lo firmo... Non è possibile che tutte le volte in questo reparto succeda questa storia... Non posso far su e giù all'infinito, specie se non ce n'è motivo..."
    Così, infine mi preparò la lettera di dimissione e portai mio padre a casa... Ma anche quella volta fu più copmplicato di quello che doveva, e senza motivo, solo perchè non c'era stato scambio di consegne fra il personale al cambio turno... Mah...


mercoledì 13 ottobre 2010

Presa in giro





Presa in giro


Durante uno dei suoi molti ricoveri ospedalieri, mio padre venne ricoverato nel reparto di medicina d'urgenza, dopo esser stato monitorato per qualche ora pronto soccorso.
    Un pomeriggio andai a fargli visita e mi disse che doveva esser trasferito.
    Nessuno della famiglia era stato avvisato per cui chiesi dettagli ad un infermiera, che giustamente mi rispose di chiedere al medico che aveva disposto per il trasferimento, e fu così gentile da aiutarmi a trovarlo.
    Il medico mi disse che il trasferimento era stato deciso perchè mio padre sarebbe stato trasferito in una casa di cura dove avrebbero eseguito esami specifici per trovar una soluzione al suo problema.
    La cosa non mi sembrò verosimile, però... Conoscendo solo superficialmente le procedure dell'ospedale e della casa di cura, non obiettai.
    Dopo il trasferimento, mi levai lo sfizio di chiedere informazioni al personale della casa di cura, e come sospettavo non erano previsti esami specifici che potessero fare solo in quella casa di cura...
    Tenni a mente questa piccola presa in giro in attesa di un momento propizio.
    Quando purtroppo mio padre venne nuovamente ricoverato in medicina d'urgenza, premettei al presonale medico in turno che volevo esser avvisato di eventuali trasferimenti e che avrei gradito spiegazioni più convincenti data la piccola presa in giro precedente; la loro richiesta di spiegazioni fu l'atteso momento propizio per  raccontare a grandi linee cos'era accaduto, e così mi dissero che i pazienti posson restar presso il loro reparto solo 48 ore, e siccome all'ospedale non ci sono reparti che abbiano posti liberi adatti ai pazienti come mio padre, questi vengon trasferiti alla casa di cura... Ecco... Così è verosimile... Mistero svelato.




sabato 2 ottobre 2010

... Tutto al risparmio




... Tutto al risparmio


Mio padre ebbe diversi infarti prima di subire il primo intervento al cuore, ed ogni volta che veniva portato al pronto soccorso in seguito ad un attacco cardiaco, nel migliore dei casi veniva ricoverato in medicina e non in cardiologia; o peggio tenuto in osservazione al pronto soccorso e rimandato a casa dopo qualche ora, se e quando le condizioni tornavano stabili.
    Il risultato è stato che dopo diversi mesi di questo modus operandi è stato operato d'urgenza in una clinica specializzata, altrimenti sarebbe deceduto entro poco tempo... il medico di questa clinica che si occupò di mio padre ci disse che la sua funzionalità cardiaca era ormai solo al 30%... Curarlo meglio e operarlo subito, no?
    Sembra proprio che sperassero che morisse d'infarto per non far spender soldi alla sanità pubblica...




martedì 28 settembre 2010

Cosa ci raccontano?







Cosa ci raccontano?


Mio padre soffre di diversi problemi di salute, alcuni dei quali gravi.
    Perciò ho spesso a che fare con la sanità, quasi esclusivamente pubblica.
    Una delle ultime "belle" notizie che c'è stata data dopo che mio padre è stato esaminato da una commissione in seguito a domanda di invalidità civile, è questa: a mio padre è stato sì riconosciuto il 100% di invalidità, ma non le risorse economiche previste per tale condizione...
    Certo si può fare ricorso, ma solo dopo 6 mesi dal ricevimento della relazione della commissione, salvo un aggravamento dello stato di salute... Mah...